BOOM TRA LE PMI: L’INDUSTRIA MANUFATTURIERA AUMENTA I PROPRI PROFITTI

Le piccole e medie imprese diventano protagoniste della scena economica italiana

L’indice Pmi manifatturiero del Bel Paese sale a 49,1, con 1,7 punti in più rispetto al mese precedente. Questo dato risulta ancora più significativo se si pensa che la Germania, invece, registra una contrazione e cala al 44,4.  L’Italia sembra così essere uscita finalmente fuori dalla recessione di cui era vittima già da qualche anno, come attestano i dati Istat. Degno di nota è l’aumento notevole delle esportazioni e dei contatti con i Paesi esteri, elemento che riesce ad incentivare in maniera esponenziale la crescita economica del Paese. Protagoniste assolute sono, come detto precedentemente, le piccole e le medie imprese, su cui si riversano circa il 66% degli investimenti dei nuovi imprenditori. Si tratta di contesti molto ristretti, con meno di 250 dipendenti (in alcuni casi anche meno) ma che, a dispetto delle loro dimensioni ridotte, riescono a creare grandi profitti grazie a prodotti unici e di qualità. Questi sviluppi interessano in particolar modo l’Italia settentrionale: si segnala la Lombardia (35%), Veneto (17%) ed Emilia Romagna (16%); il Meridione si muove a rilento, anche se la Sicilia sembra essere in forte ripresa. La situazione attuale sta incoraggiando soprattutto molti imprenditori ad investire su queste realtà promettenti, come spiega Cogefim, società di intermediazione italiana, che ha notato nell’ultimo periodo un numero sempre maggiore di trattative. Nonostante gli scambi con gli altri Paesi Europei costituiscano un elemento molto interessante, al momento sembrerebbe essere molto chiara l’intenzione da parte degli imprenditori di focalizzarsi maggiormente sul mercato interno, potenziandolo e spostandosi su fasce più piccole ma con valore aggiunto superiore.

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